A ottobre 2025 i prezzi di RAM e SSD sono risaliti: che cosa è successo e cosa significa per notebook e smartphone
Ottobre 2025 ha segnato un punto di svolta per il mercato dei componenti: prezzi di DRAM (RAM) e NAND (SSD) sono aumentati in modo netto, con contrazioni di offerta dovute in buona parte alla domanda crescente per applicazioni AI e alle priorità produttive dei grandi produttori. Questo rialzo si sta già riflettendo nelle strategie dei produttori di notebook e smartphone — e probabilmente arriverà anche sul prezzo finale che vedremo in negozio.
Perché i prezzi sono saliti — le cause principali
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Domanda AI / data center: i grandi operatori cloud e i vendor di AI stanno assorbendo grosse porzioni della produzione di memoria (sia DRAM ad alte prestazioni sia NAND per SSD enterprise), spingendo i prezzi contrattuali verso l’alto. I produttori stanno dando priorità a contratti ad alto margine per server e soluzioni cloud, a scapito del canale consumer.
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Ridistribuzione della capacità produttiva: i fabless e i grandi integratori (es. Samsung, SK Hynix) stanno riallocando capacità verso memorie avanzate (HBM, DDR5 per server), riducendo l’offerta di moduli DDR4/DDR5 SO-DIMM e di wafer NAND destinati a SSD consumer. Questo ha fatto scattare aumenti contrattuali e spot.
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Volatilità delle quotazioni / stockout: alcuni report di ottobre indicano che per certe tipologie di prodotto i prezzi vengono quotati solo per brevi finestre o addirittura sospesi, segno di un mercato in stress dove «ci sono prezzi ma non ci sono merce» (prices-without-goods).
Quanto sono cresciuti i prezzi (a grandi linee)
Fonti di settore segnalano aumenti significativi in ottobre: per alcuni tipi di SO-DIMM DDR5 si parla di rimonte mensili nell’ordine del 20–30% rispetto a settembre, mentre le previsioni per i wafer NAND indicano rialzi del 5–10% in Q4 2025 (con picchi maggiori per le categorie high-stack/enterprise). Anche i prezzi spot di DDR4 sono aumentati in modo sorprendente, colpendo il mercato degli upgrade e dei prodotti budget.
Impatto sui notebook
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Costo di BOM più alto: la memoria (RAM) e l’SSD rappresentano una porzione significativa del bill of materials (BOM) di un laptop — soprattutto nei modelli sottili e ultrabook dove si montano SSD NVMe ad alta capacità e memorie SO-DIMM o LPDDR. Con l’aumento delle componenti, OEM e ODM si trovano a dover assorbire parte dell’aumento o trasferirlo sul prezzo finale.
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Ridistribuzione delle configurazioni: per limitare l’impatto sui prezzi di listino, alcuni produttori potrebbero:
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ridurre temporaneamente le opzioni di storage (es. offrire più modelli con 256 GB invece di 512 GB),
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mantenere configurazioni base non espandibili a un prezzo simile e spingere gli upgrade a pagamento, oppure
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posticipare l’introduzione di nuovi modelli fino a stabilizzazione dei costi.
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Tempistiche — no sconti massicci per il periodo festivo: la tradizionale discesa dei prezzi invernale (Black Friday/Natale) potrebbe essere meno pronunciata per alcuni segmenti, o vedere offerte meno aggressive sul fronte RAM/SSD-heavy.
Impatto sugli smartphone
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Pressione sui margini, soprattutto nella fascia bassa e media: la memoria NAND e la RAM sono componenti chiave soprattutto per i modelli con grandi tagli di storage (128–512 GB) e multi-tasking spinto. Aziende con margini già sottili (soprattutto vendor cinesi che competono sui volumi) potrebbero dover aumentare i prezzi di listino o ridurre promozioni. Alcuni report indicano che vendor come Xiaomi e altri hanno già avvertito della necessità di aggiustare prezzi.
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Strategie possibili: riduzioni di storage base, aumento delle SKU «entry» con meno memoria, oppure spinta su bundle e servizi per mascherare il rincaro sul prezzo hardware. Nei flagship l’impatto potrebbe essere minore (qui i produttori possono assorbire i costi), mentre nella fascia economica l’effetto sui prezzi al consumatore sarà più evidente.
Che cosa possono fare i consumatori (consigli pratici)
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Se devi comprare un notebook o uno smartphone ora, valuta l’acquisto prima di ulteriori rialzi: alcuni produttori e rivenditori stanno già aggiustando i listini o limitando le offerte promozionali. Confronta le offerte e considera modelli con storage espandibile (microSD) se il prezzo degli SSD/flash rimane alto.
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Se stai pianificando un upgrade (RAM/SSD), monitora i prezzi spot e i kit venduti al dettaglio: i picchi possono durare settimane/mesi, ma potrebbero esserci opportunità su kit usati o ricondizionati; valuta anche alternative (capacità più piccola + cloud per lo storage).
Che cosa significa per l’industria (più in là)
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Ciclo di rialzo possibile fino al 2026: diverse analisi prevedono che la scarsità — spinta dall’AI — potrebbe mantenere i prezzi elevati fino all’anno prossimo, fino a quando non verranno aggiunte capacità produttive o la domanda enterprise si stabilizzerà.
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Rischio di consolidamento SKU e offerte: i vendor potrebbero semplificare le linee prodotto per gestire meglio l’inventario e i margini; i distributori potrebbero aumentare i listini o imporre condizioni più rigide (minimi d’ordine, allocazioni).
Conclusione
L’aumento dei prezzi di RAM e SSD osservato a ottobre 2025 non è (solamente) una fluttuazione passeggera: è l’effetto combinato di forte domanda enterprise/AI, riallocazione della produzione e mercati spot tesi. Nel breve periodo, aspettati che i notebook e soprattutto gli smartphone delle fasce economiche e medie risentano di questi costi — o con prezzi più alti, o con configurazioni base più contenute. Nel medio termine molto dipenderà da come i produttori risponderanno: aumentare capacità produttiva, riequilibrare la supply chain o semplicemente trasferire i costi sui consumatori




